Per chi di voi non li conoscesse sto per parlare di Anonymous, gruppo di hacker che basa le proprie ideologie e i bersagli dei suoi attacchi, di solito, su società, persone o addirittura (come in questo caso) enti governative definite corrotte o presunte tali; o che
comunque non rispettano le regole. Se volete saperne di più basta consultare la
pagina di wikipedia dedicata al gruppo di hacker.
Di solito Anonymous negli ultimi mesi aveva rivolto i suoi attacchi verso società(SONY, Epic Games, Fiocchi), persone (il giudice William Adams, i pedofili di HardCandy) che in un modo o nell'altro non rispettavano le ideologie di giustizia del collettivo, le quali sono comuni anche alla maggior parte di noi.
Questa volta però il bersaglio , dopo quasi un anno è tornato finalmente ad essere lo stato italiano. Con un comunicato via facebook e youtube Anonymous ha informato i cittadini del mondo che in data giovedì 12 gennaio 2012 avrebbe preso di mira i siti dello stato italiano. Nel comunicato Anonymous affermava che lo stato italiano nonostante la crisi sia uno stato corrotto, non solo incapace di reagire alla crisi mondiale ma che non vuole farlo, che continua a stanziare soldi pubblici ai militari piùttosto che all'istruzione,agli aiuti alle aziende in difficoltà, o ai cittadini in generale; forndendo nel manifesto online una serie di dati ad avvalorare queste affermazioni. Come dargli torto.
Anonymous quindi parte alle 15 del giorno stesso con gli attacchi DDoS a siti quali: DIFESA.IT, ITALIA.GOV.IT, GOVERNO.IT e addirittura il sito di Casa Pound, che per chi non la conoscesse è l'associazione di estrema destra che supportava l'uomo che poco tempo fa ha ucciso a colpi di pistola due ragazzi di colore a Firenze. L'attacco è stato un successo. I siti di ITALIA.GOV.IT, GOVERNO.IT e quello di Casa Pound sono caduti e andati offline per circa due, mentre quello di DIFESA.IT se pur attaccato, ha rallentato nella sua normale attività ma non ha ceduto alle richieste DDoS degli hacker. L'attacco è stato comunque un successo, i membri dell'associazione sono rimasti soddisfatti dall'attenzione ricevuta da numerosi media quale l'
articolo online de Il Sole 24 Ore e l'attenzione di molti blog, tra i quali il nostro.
A quanto pare, dalle voci che circolano questo dovrebbe essere il primo di molti attacchi facenti parte di manovra di ribellione chiamata Operation Italy, quindi probabilmente vedremo altri siti del governo bersagliati in futuro da attacchi degli hacktivists (così si fanno chiamare) Anonymous. Se sia giusta o no la loro protesta lascio a voi decidere....
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